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Mentre l’Italia annaspa nella ricerca di energia elettrica e di gas, il progetto del rigassificatore di Ravenna, sulla cui realizzazione la regione Emilia Romagna ha creato il necessario consenso in tempi record ( soli 120 giorni) alla sua rapida implementazione senza venir meno ad alcun vincolo, controllo o garanzia di legalità e sostenibilità, ma con una burocrazia di qualità intelligente, e un percorso partecipativo, inserito all’interno del Patto per il lavoro e il clima, che è il modello distintivo dell’Emilia-Romagna da sempre! Scelta vincente e decisa anche del sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, anche presidente della provincia che abbiamo nostro ospite quest’ oggi, proprio di rientro da un importante incontro a Roma ieri con il ministro per l’ambiente Gilberto Pichetto-Fratin.  A lui infatti tutti riconoscono il merito di aver compattato la comunità ravennate attorno a una infrastruttura che nessuno vorrebbe sotto casa propria (ha avuto l’unanimità in Consiglio comunale con una sola astensione, fatto quasi incredibile nell’Italia del Nimby). Ma il segreto c’è e ce lo ha svelato.

Capire, conoscere, informarsi e poi giudicare. Il nostro consiglio a priori!

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